Di base, i giocatori in campo devono essere sei contro sei, con eventuali riserve pronte ad entrare a partita in corso. I palloni di gomma utilizzati devono essere tre per squadra (nella versione più semplice, spesso, si utilizza una sola palla).
Il campo può essere al chiuso o all’aperto e, sostanzialmente ha le dimensioni di un normale campo da pallavolo (9 metri per 18, anche se la Lega italiana consiglia di accorciarlo di 2 metri), con una divisione a metà formata da due linee che determinano il punto d’attacco a distanza di 2 o 3 metri. Questa viene chiamata dead zone e lì non è possibile venire colpiti.
I giocatori devono disporsi in fondo al campo, ognuno dalla sua parte con i sei palloni posizionati al centro: tre concorrenti devono correre per andare a recuperarli (al massimo 3 per squadra).
L’obiettivo del gioco è colpire i contendenti della squadra avversaria lanciando la palla e quindi eliminandoli, ma attenzione, se un giocatore della squadra prende al volo il tuo lancio, sei fuori.
L’azione è viva fino a che la palla non tocca il suolo, l’arbitro, un altro giocatore, o qualsiasi altro oggetto o superficie al di fuori del campo di gioco.
Importante: se si cattura la palla al volo e uno dei sei giocatori originali della tua squadra è stato eliminato, questi può tornare in gioco, seguendo l’ordine di eliminazione.
Altre regole importanti:
– puoi respingere la palla lanciata con la palla che tieni in mano, basta che non tocchi nessuna parte del tuo corpo;
– non si può colpire sopra le spalle;
– bisogna giocare sempre dentro il perimetro del campo;
– nelle regole ufficiali, i tempi sono di 5 minuti o fino all’eliminazione di tutti gli avversari: vince chi rimane con più giocatori in campo (se no si va ai supplementari).